venerdì 11 dicembre 2015

Sinonimi e contrari: l'uso del vocabolario



Tra tutti i libri presentati in questi anni sul blog, ad oggi mancava ancora il volume più importante: il vocabolario.
Finora i bambini non hanno ancora iniziato ad utilizzarlo in autonomia in classe, anche perché ho chiesto ai genitori di procurarne uno dignitoso per gennaio (sono convinta che possa  davvero essere un eccellente regalo di Natale).

In questi giorni, però, ho portato in classe il mio

Dizionario dei sinonimi e dei contrari



edito da Treccani,

un volume ricco e completo. In classe l’abbiamo confrontato con una copia omaggio triste e smilza, lasciata anni fa da un rappresentante, e ci siamo accorti subito che molti vocaboli erano presenti nel primo ma non nel secondo.

Inizialmente abbiamo riflettuto su quali gruppi di parole possano avere sinonimi e contrari; ci siamo così concentrati su verbi, nomi e aggettivi, che ormai cominciamo a riconoscere e distinguere.

Per indicare i sinonimi abbiamo scelto una freccia, per i contrari il simbolo matematico di diverso:




Avendo chiesto ai bambini di proporre le parole da cercare sul dizionario, è stato naturale imbattersi in vocaboli che non hanno sinonimi né contrari: anche questo è diventato un valido motivo di riflessione.

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